Dal 23 marzo al 6 giugno 22 potrete visitare la mostra di Ferdinando Scianna al Palazzo Reale di Milano. Una retrospettiva poliedrica e antologica che si connette ad una sezione inedita di testi dello scrittore e amico Leonardo Sciascia.
I due furono grandi amici sin dai tempi di Bagheria, come testimoniano tra l’altro migliaia di fotografie inedite delle loro estati insieme. Un’esposizione ampia e al contempo intima, un album di tempi che non ci sono più e un racconto di famiglia. Colpiscono una serie di scatti in cui Scianna ritrae Sciascia in una dimensione privata e giocosa mai mostrata al grande pubblico.
I termini chiave che contraddistinguono la mostra sono: Viaggio, Racconto, Memoria e si dispiegano su ben 200 fotografie suddivise in tre grandi sezioni. Sezioni a loro volta articolate in ventuno aree tematiche.
Scopriamo insieme l’immensa arte fotografica di Ferdinando Scianna attraverso le sue opere salienti, i suoi famosi ritratti e le collaborazioni internazionali.
Ferdinando Scianna: le opere in mostra
Tra le sezioni della mostra promossa e prodotta da Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei da non perdere:
- LA MEMORIA, Bagheria – La Sicilia – Le feste religiose
- IL RACCONTO, Lourdes – I bambini – Kami – Il dolore
- OSSESSIONI, Il sonno – Le cose – L’ombra – Bestie – Gli specchi
- MODA A VENEZIA
- IL VIAGGIO, America – Deambulazioni – I luoghi
- RITRATTI
- RITI E MITI, Le cerimonie – Donne – Marpessa
Gironzolando per le sale di Palazzo Reale allestite per la mostra dedicata a Ferdinando Scianna colpisce innanzitutto l’amicizia autentica e profonda con Sciascia, per lui un padre e un grande mentore. Sciascia visitò la prima mostra fotografica di Ferdinando ventenne, all’epoca allestita nel circolo culturale di Bagheria. Lo scrittore, già notoriamente affermato, rimase turbato e colpito dagli splendidi scatti bianco e nero del giovane lasciandogli un messaggio di grande stima.
È proprio tra quegli scatti primordiali che oggi a Palazzo Reale possiamo trovare il seme delle 200 foto esposte, tutte in bianco e nero e in molteplici formati. Ci consentono di attraversare in pochi istanti l’intera carriera del grande fotografo siciliano (ben 50 anni di attività).
Cosa ha contraddistinto Ferdinando Scianna dagli altri fotografi degli anni ’60? Di certo il racconto della cultura e delle tradizioni della sua amata Sicilia, ma non solo. Scianna sa dispiegare racconti di attualità, guerra, religiosità popolare, con lo stesso occhio indagatore.
La sua è una ricerca continua di “immortalare il caos della vita” come lui stesso dirà.
Ferdinando Scianna: suggestioni e collaborazioni
Lo stile autentico, drammatico e viscerale del fotografo fa sì che in oltre 50 anni di scatti non manchino le suggestioni: le donne di Bagheria, le aride Ande boliviane, le feste religiose.
La sua ironia e forte partecipazione nel racconto lo portano ad esser il fotografo ufficiale delle campagne pubblicitarie per Dolce & Gabbana.
Ferdinando Scianna per Dolce & Gabbana agli esordi definisce il loro stile, quello celebre e glamour ma di tradizione che li rende unici nel mondo. Egli è anche un attento fotografo di reportage: Ferdinando Scianna con i suoi ritratti riesce a divenire il primo italiano nella famosa agenzia Magnum di fotogiornalisti.
Ferdinando Scianna ci lascia ritratti memorabili dedicati ai suoi amici con cui scambiava epistole accorate, maestri del mondo della cultura quali Henri Cartier-Bresson o Jorge Louis Borges oltre che il mentore Leonardo Sciascia.
L’attività del fotografo è sempre contaminata dalla letteratura, per Manuel Vázquez Montalbán nel 1982 scrive l’introduzione a “Le forme del caos” e per Jorge Luis Borges, realizza alcuni celebri ritratti. Non disdegna la fotografia di moda e i nudi artistici come il celebre scatto nel Parco dei Nebrodi con Maria Grazia Cucinotta.
Vi riportiamo il sito ufficiale di Ferdinando Scianna per approfondire la sua immensa carriera, vi suggeriamo di far un salto e visitare la retrospettiva di Palazzo Reale di Milano “Viaggio, racconto, Memoria”.