Oggi concludiamo la nostra carrellata nel mondo della fotografia di tutti i tempi, a pochi giorni dalla chiusura della nostra call for artist Meravigliosamente Donna, raccontandovi dei più grandi esempi di stile fotografico. Scopriamo gli scatti più famosi di McCurry, Leibovitz, LaChapelle, Capa, Doisneau e lasciamoci ispirare dai loro occhi.
I fotografi più famosi: Steve McCurry
Il fotoreporter americano Steve McCurry è divenuto celebre per la sua splendida “Ragazza Afgana” foto del 1985 pubblicata sulla copertina del National Geographic.
Ricondurre la carriera di McCurry a questi scatti sarebbe davvero riduttivo, i suoi reportage difatti sono sempre stati un faro su realtà poco note e di minoranza, ricordiamo ad esempio anche il suo racconto sull’India degli anni ’70 in cui vittime, rifugiati e tutti i soggetti più deboli dell’umanità attraversano la guerra e la sofferenza perenne.
I ritratti di McCurry raccontano sempre di popoli stanchi di soffrire e subire violenza ma mai rassegnati e sempre orgogliosamente in lotta. Non vi è dubbio: gli scatti di dignità di McCurry hanno fatto scuola per tutte le generazioni successive.
I fotografi più celebri: Annie Leibovitz
L’irriverente Annie Leibovitz, è da annoverare come la più famosa fotografa donna e ritrattista esistente ad oggi. Molte sono le celebrità che si sono concesse solo a lei in un’intimità e tenerezza mai vista prima. È il caso del famoso ritratto con cigno di Leonardo Di Caprio o del famigerato scatto di John Lennon totalmente nudo che abbraccia come un bimbo Yoko Ono invece vestita.
Leibovitz si è fatta strada, anno dopo anno, in un mondo di uomini, nella rivista Rolling Stone senza temere il giudizio ma anzi imponendo scatti sfacciati e creativi. Ogni sua foto racconta un universo, sempre intenso e carico di emozioni.
I fotografi più famosi: David LaChapelle e Robert Capa
Il fotografo e documentarista David LaChapelle è famoso a livello internazionale da almeno 30 anni e a tutto merito ritenuto il Fellini della fotografia per il suo stile insolito. Ha amato ritrarre senza veli e orpelli celebrità quali Courtney Love, Madonna, Sofia Loren, Pamela Anderson senza renderle patinate ma piuttosto provocatorie e sognanti al tempo spesso.
La vita di Robert Capa fu molto diversa da quella di LaChapelle. Da giovane fu costretto a scappare dal suo paese, l’Ungheria, verso la Francia e divenne così fotoreporter di guerra.
Nel 1947 decise di fondare la Magnum Photos, in pochi anni divenne la più rivoluzionaria agenzia fotografica di tutti i tempi dettando mode in ogni settore fotografico. La società ancora tutt’oggi è sulla cresta dell’onda e al suo interno vi sono purosangue come Elliot Erwitt e Steve McCurry.
Capa ci racconta i conflitti che hanno attraversato il secolo, dalla guerra spagnola alla Seconda Guerra Mondiale. Celeberrime le foto del conflitto in Indocina, luogo in cui morì destando scalpore nel 1954.
Il fotografo del “Il bacio dell’Hotel de Ville”: Robert Doisneau
Quando si parla di Doisneau non possiamo esimerci dal citare la sua celebre affermazione:
“Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere”.
Da queste parole traspaiono l’ipersensibilità, la sofferenza incontrata in giovinezza, un’infanzia segnata dalla perdita del padre a cavallo dei due conflitti mondiali. Doisneau amò la fotografia già in adolescenza, a soli 17 anni ricordiamo già i primi scatti per conto di Renault. La grande svolta avvenne quando nel 1950 la rivista Life lo ingaggiò per creare un reportage in cui raccontare la vita giovanile a Parigi dopo la Seconda Guerra Mondiale.
In quell’occasione nacque il celebre scatto che fece il giro del mondo “Il bacio dell’Hotel de Ville” in cui una giovane coppia tra la folla è colta all’improvviso dall’impeto di baciarsi. Una delle fotografie più riprodotte di sempre, immagine che lo consacrò nell’olimpo dei fotografi più famosi di tutti i tempi.