La fotografia digitale racchiude un mondo ampio e sfaccettato costituito da termini tecnici ma anche da sfumature creative che oggi proveremo ad analizzare. Parleremo di bracketing, della risoluzione digitale  ottimale, dei tempi di esposizione nelle macchine fotografiche digitali. Attraverseremo la storia della prima macchina fotografica digitale sino al fenomeno degli NFT fotografici.

Fotografia digitale: il bracketing cos’è?

Con il termine bracketing si indica in italiano l’esposizione a forcella, ovvero la realizzazione di un numero di foto dispari (ad es. 3, 5, 7,9) in cui si mantiene la stessa posizione ma si modifica l’esposizione.

La modifica dell’apertura del diaframma e i tempi di esposizioni vengono poi scelte in modo da ottenere un prodotto esposto in maniera ideale. Il bracketing ha lo scopo di far ottenere, anche con luci cattive e pessime condizioni climatiche, delle foto perfette né sotto né sovra esposte.

In merito alla lunghezza dei tempi di esposizione la scelta stilistica e tecnica dipende dal risultato de dal soggetto. Quando si ha a che fare con molteplici soggetti dinamici, bisognerà confrontarsi con le diverse scelte di stile. Ad esempio fotografando il tutto in modo che sì, risulti mosso, ma per una precisa decisione ragionata. Se si vuole immortalare un’onda, la scelta di un tempo di esposizione nella fotografia digitale più lungo potrà valorizzare il movimento marino e l’effetto seta.

Un fotografo professionista è perfettamente in grado di restare immobile per più di 1/60 di secondo. Se sei un dilettante utilizza tempi di esposizione più lunghi oppure aggira l’ostacolo e procurati un cavalletto.

La risoluzione nella fotografia digitale e la profondità del colore

A differenza di quello che credono i più, la risoluzione della fotografia digitale non è solo connessa al mero processo di stampa. Per uno scatto dalla risoluzione alta, la descrizione delle sfaccettature del soggetto in grande fedeltà ne determinerà il requisito fondamentale anche in caso di vendita.  

Questa fedeltà di dettaglio nella fotografia usa la misura dei punti (pixel), pollici (si parlerà dunque di dpi) o le coppie di linee millimetriche (lpmm).

Per la fotografia digitale si utilizzano, come saprai, soprattutto le unità di misura pixel e per la stampa foto i dpi. In merito alla profondità di colore di uno scatto si prende in considerazione invece il numero di bit salvati, quelli che esprimono il colore appunto su di un singolo pixel. Se hai salvato un’immagine digitale con 8 bit saranno in pratica riprodotte 256 tonalità di colore. Se invece è salvata in 24 bit si tratta di ben 16 milioni di colori, così realistici nella profondità di colore che gli scatti vengono chiamati “true color” dalla modalità impiegata.

Dalla prima macchina fotografica digitale alle foto NFT

Era il lontano 1975 quando uno studioso e ricercatore della Kodak di nome Steven Sasson, iniziò a lavorare alla prima macchina fotografica digitale.

L’intento era quello di ridurre i tempi di visualizzazione degli scatti, superare la pellicola e digitalizzare le immagini appena scattate su floppy. Già nel 1978 fu depositato il brevetto di questa grande rivoluzione, ma per affinarlo nella definizione e risoluzione delle immagini ci vollero un po’ di anni. Si giunse alla commercializzazione da parte di Sony negli anni ’80 ma le prime macchine fotografiche erano comunque oggetti dai costi proibitivi.

Come si è giunti a trasformare un prodotto frutto della riproducibilità digitale infinita in un oggetto d’arte NFT crittografato?

Attraverso un NFT (token non fungibile) la fotografia digitale singola può divenire qualcosa di unico da scambiare, vendere e acquistare come una tela d’arte moderna.

Il mondo degli NFT per fotografi è in continua evoluzione, ed è a nostro parere l’humus ideale se vuoi rendere proficuo il tuo lavoro e i tuoi scatti digitali. Attraverso questo nuovo sistema, sorretto dal blockchain, potrai vendere le tue opere d’arte digitali in edizione limitata che si tratti di foto, video o una gif. Valorizza quindi le tue opere d’arte fotografiche e tutelale.

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